In linea generale, la banca finanzia l'80% del valore dell'immobile (valore che viene stabilito da perito di fiducia della banca).
Ci sono banche che finanziano anche l'intero valore dell'immobile.
Con l'attuale crisi che ha investito il mondo finanziario, le banche tendono ad esporsi molto meno e hanno ristretto molto le cosiddette politiche del credito, ossia le regole con cui viene concesso un finanziamento.
Il risultato é che per mitigare il rischio di mancato pagamento da parte del Cliente, le banche tendono a concedere mediamente meno dell'80%.
Questo significa che il portafoglio mutui di una banca sarà composto in parte sempre decrescente di finanziamenti che si avvicinano all'80% e invece crescerà la quota dei finanziamenti con percentuale di intervento (o LTV cioé quanto la banca finanzia rispetto al valore della casa) più bassa.
Quindi chiedere 200.000 euro a fronte di un valore dell'immobile di 300.000 euro non é finanziariamente parlando un intervento a rischio per la banca. Ovviamente poi devono essere valutati anche gli aspetti soggettivi di chi richiede il finanziamento. Se il o i richiedenti sono persone che hanno un lavoro a tempo indeterminato, con un buon salario tale per cui la rata dell'eventuale mutuo non incide in modo pesante sulla qualità della vita (il famoso rapporto rata-reddito, che di norma deve essere non superiore al 30-35%) allora c'è buona possibilità che il finanziamento venga concesso. Certo che se a chiedere un mutuo sono delle persone che hanno un lavoro a tempo determinato o stagisti, l'analisi del credito diventa più rigorosa a fronte di un maggior rischio che non ci siano fonti di reddito per pagare la rata.
Vai alla tua banca o in una banca che ti offre magari delle condizioni vantaggiose e prova a farti fare un preventivo e, se ti piacciono il tasso e la rata che ti vengono offerte, allora prova a formalizzare la richiesta di mutuo. Se non va a buon fine, allora puoi sempre ritirare la richiesta.